Will e Kate


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"La domenica pomeriggio il tempo si dilata, diventa un guerriero invincibile. Il tempo della domenica pomeriggio non batte alla stessa velocità del tuo tempo. Dunque, tutto si fa triste torpore. Tutto è baratro di nulla. L'ovatta invisibile cala negli appartamenti. Le orecchie si separano dal mondo. I tossici danno numeri. In molti valutano attentamente l'ipotesi del suicidio."

Eccomi qui. Un'altra noiosa domenica ma allo stesso tempo introspettiva. La domenica è un po' come la notte, silenziosa, quasi surreale, leggera e pesante allo stesso tempo. Mi trovo a casa dei miei genitori ma sono sola al momento. Forse è questo il motivo di tanta introspezione. Le mura che mi circondano sono delle mura famigliari, quelle stesse mura che se potessero parlare ne avrebbero di cose da dire. Per fortuna che non possono parlare. Intorno a me, un palazzo che non è mai muto tranne nelle giornate come questa. Trovarsi nella vecchia casa automaticamente accende dei ricordi e la cosa strana è che mi risparmia quelli dolorosi, chissà poi il perché. Circondata da tutto questo silenzio, dal passato che improvvisamente sembra così vicino da confonderlo con il mio presente mi porta ad uno stato d'animo romantico.

Sono fermamente convinta che ogni donna sia stata segnata molto più di quanto voglia crederlo dalle storie che ci venivano raccontate, quelle sul principe azzurro e del vissero per sempre felici e contenti. Non so quante di noi alla fine riusciranno ad arrivare al "e vissero per sempre felici e contenti" ma una di noi sembra essersi avvicinata più delle altre. Il suo nome? Kate Middleton. Del matrimonio, definito, il matrimonio del secolo si è parlato ovunque. Ogni giornalista, ogni blogger ha scritto un articolo/post. Più volte ho fatto il giro della rete, quella nazionale ed internazionale trovando sempre le stesse parole: un tentativo di buttarla sul ridere oppure quello di montare il pezzo, giornalisticamente parlando, perfetto.

Su un noto blog, di una nota blogger ho trovato il seguente commento sugli sposi: "Gli sposi erano una palla di proporzioni bibliche. L'armadio a quattro ante laccato bianco di Mondo Convenienza trasmette più emozioni di Kate Middleton". Ora, partendo dal presupposto che viviamo in un paese dove ognuno può dire la sua e ci mancherebbe, è possibile che siamo diventati tutti così banali e cinici allo stesso tempo? Non so voi come la pensate ma leggere sempre le stesse opinioni rattrista la mia anima, già triste a causa della domenica. Mi verrebbe da dire che oltre la televisione anche il giornalismo sta morendo. Correzione, non sta morendo, continua ad attirare un certo tipo di lettori, non certo di alto livello. Io, probabilmente anzi sicuramente non attiro nessun lettore dato che sono "nessuno". Nonostante questo ci tengo a commentare il matrimonio del secolo, dal mio punto di vista e senza per forza cercare l'ago nel pagliaio come hanno voluto fare alcuni nomi noti del scontato giornalismo italiano. Chissenefrega da quale parte stava la spilla di David Beckham. Possiamo sopravvivere anche senza saperlo.

Perché non concentrarci sull'aspetto bello della vita? Sulla unione di due persone, su Kate e William. A malincuore però ammetto che la nota blogger ha un po' di ragione riguardo alle emozioni ma oggi mi sento romantica e in difesa degli sposi mi appello alla cultura inglese e al loro, ben noto, self – control. Il matrimonio dei reali (basta ricordare quello di Grace Kelly e del principe Ranieri), fa sognare milioni di romantici in tutto il mondo. Chi di noi non ha mai e sottolineo, mai, sognato di sposare un principe e di vivere la favola? A Kate l'impresa pare essere riuscita. Poche storie, siamo tutte invidiose.

Dovremmo prendere esempio da lei? Why not? Semplicità mista all'eleganza. I valori di una volta. Ebbene sì, confesso, sono una sua fan: pare essere intelligente, carina, semplice ed elegante. Cosa si può chiedere di più? Possiamo stare qui per delle ore a parlare del vestito, è un fatto soggettivo. Personalmente mi è piaciuto e loro mi piacciono. Mi piace la loro normalità, la loro freschezza e perché no, la loro giovinezza. Da bravi inglesi magari hanno trattenuto le loro emozioni e in fondo è questo che da loro ci si aspetta. Che importa? Noi ci siamo emozionati, abbiamo fantasticato, sognato. Forse loro saranno la coppia mediatica diversa da tante altre, quella che resisterà e che arriverà al "e vissero per sempre felici e contenti". Noi glielo auguriamo!

Maggio 2011