Italo Bocchino e consorte


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Se escludo le amiche che obbligo a leggere i miei scritti via mail, ho due lettori. Il mio pubblico è composto dalla mia correttrice e dal mio editore. Teoricamente, colui che ti pubblica, dovrebbe leggere ciò che scrivi per controllare il contenuto (nel caso in cui, in preda ad un raptus comincio a scrivere articoli privi di un contenuto sensato). Finita la mia ultima fatica, chiamo il mio editore per vedere quale sia il verdetto finale. Alla domanda: "Hai letto l'articolo su George? Come ti è sembrato?" mi sento rispondere: "Non ho avuto tempo. Sono incasinato". E io che mi ero illusa che fosse un mio lettore. Lo stesso giorno mando un messaggio alla mia amica Valentina chiedendole di pranzare insieme (va bene che il tempo è denaro ma bisogna pur nutrirsi nella vita). Quando ho perso ogni speranza di avere un cenno da parte sua, mi scrive "no scusa, sono incasinatissima".

Dopo questi due episodi a breve distanza mi sono sentita una outsider, un'emarginata, perché io non uso mai questa parola. Vivo nella città più trendy, più modaiola di tutta l'Italia e ancora oggi non ho imparato come essere una buona milanese. Credo che d'ora in poi, a tutti coloro che mi chiederanno un appuntamento risponderò "sono incasinata". Tiè! Io definisco il tempo in cui viviamo un tempo bastardo, i miei concittadini, incasinato.

Comunque, oggi pomeriggio ero al supermercato. Di fronte allo scaffale dell'ammoniaca profumata, il regno del gossip, i giornali! Mi sono fermata a sfogliarli anche perché leggere le istruzioni per l'uso dell'ammoniaca era di gran lunga più noioso. E così mentre guardavo le copertine, noto una minuscola foto di Bocchino con una donna (non la moglie), mano nella mano! A questo punto ho pensato di aggiornarvi sugli ultimi sviluppi della storia. Dal mio ultimo articolo ammetto di non essermi evoluta per quanto riguarda la politica ma ho sviluppato una notevole simpatia verso il personaggio in questione. Voglio dire, non è da tutti passare dal ruolo del parlamentare al re dei pettegolezzi e delle paparazzate, in più la sua vita sembra essere degna di una "soap" (gli ingredienti non mancano).

Per chi di voi non sapesse di cosa stia parlando, vi faccio una rapida sintesi. La moglie di Bocchino rilascia una lunga intervista nella quale rende pubblico il tradimento del marito con Mara Carfagna. Bocchino, tramite la trasmissione "Che tempo che fa" chiede scusa pubblicamente alla moglie. Carfagna registra un videomessaggio in cui dichiara di amare soltanto Marco Mezzaroma (il futuro marito). Tutta questa storia risale al mese di marzo e ora siamo a luglio. Vediamo cosa è successo nel frattempo partendo dalla bella ministra. Per lei le cose sembrano andare a gonfie vele. Pare che tutte le polemiche dei mesi scorsi non abbiano influenzato la sua storia d'amore con l'imprenditore romano. I due si sono sposati con una cerimonia classica, alla quale mezzo governo era presente. La luna di miele, un po' insolita, è stata consumata prima delle nozze e dalle Maldive, i due ci hanno fatto sognare sulle pagine di tutti i giornali, costantemente avvinghiati, sorridenti e felici.

Cosa è successo ai coniugi Bocchino? Inizialmente sembrava che l'intera storia fosse superata, come se nulla fosse accaduto, tanto da farmi scrivere le seguenti parole: una volta ci insegnavano a rispettare e ad amare il prossimo. Ora pare che siamo di fronte alle nuove regole di comportamento. E se fossero proprio queste nuove regole a portare la coppia al fatidico "e vissero per sempre (in)felici e contenti?". Mi sbagliavo.

Venerdì, 1 luglio la notizia: Bocchino e consorte chiedono la separazione (consensuale). Queste parole hanno smontato il mio ragionamento futuristico. Insomma, forse c'è ancora speranza per l'amore e per il rispetto. Forse una mia conoscente aveva ragione quando una volta mi ha detto: "Il vaso si può incollare ma ci saranno sempre delle visibili crepe". I motivi della separazione non sono noti ma si presuppone che la causa sia la storia che Bocchino ha avuto con la Carfagna.

A due settimane dalla notizia, Bocchino è stato paparazzato in un romantico luogo della capitale, l'Orto Botanico, mano nella mano con una misteriosa mora. Se dovessi rinascere di nuovo (non si sa mai che la religione indiana abbia delle valide fondamenta) voglio diventare famosa. A sfogliare i giornali, sembra che le celebrità cambino i partner più velocemente di quanto io mi cambio le mutande. Insomma sembra un mondo in cui tutto e tutti siano a portata di mano. Nel mondo di noi comuni mortali le cose sono decisamente diverse. Aveva ragione Verdone nel dire "L'amore è eterno finché dura". In questo caso cambierei il "finché dura" con "finché l'avvocato non ci separa".

Luglio 2011